‘Bari Open Space’ è il piano per la mobilità sostenibile e la vivibilità dello spazio pubblico che il Comune ha proposto per ridisegnare la città, rispondere alle nuove esigenze di distanziamento sociale dopo l’emergenza sanitaria e migliorare l’ecologia urbana. Quella che questo piano adotta può essere definita una scelta di urbanistica tattica,che consente di attuare trasformazioni urbane temporanee e partecipate per migliorare le condizioni di vita nei quartieri attraverso interventi flessibili, economici, rapidi e condivisi. Le due aree programmatiche del progetto vengono battezzate con modi di dire prettamente baresi: “a muoversi” per i trasporti, “a stare” per gli spazi pubblici.
Le norme sul distanziamento sociale hanno portato profondi cambiamenti nella visione della vita, mettendo in evidenza quanto sia diffusa l’esigenza di spazio aggiuntivo per muoversi, sostare e vivere la quotidianità. L’emergenza sanitaria rappresenta perciò anche l’opportunità di riorientare positivamente alcuni obiettivi verso il futuro, per validare l’idea di città portata avanti dall’amministrazione comunale, modificando o accelerando alcuni processi in corso. In una nota del Comune lo spazio pubblico viene definito come “il vero bene comune delle nostre città”: da ciò nasce l’idea di ripensare la città in un’ottica più sostenibile e resiliente.
La proposta lanciata dal sindaco Antonio Decaro prevede la realizzazione di arene per spettacoli all’aperto, piste ciclabili e aree pedonali attraverso la sola segnaletica orizzontale e verticale, per un totale di 57 km aggiuntivi, triplicando la lunghezza dei percorsi ciclabili già esistenti. Per quanto riguarda il sistema dei trasporti, saranno ampliate le Zone a Sosta Regolamentata (ZSR) per disincentivare l’uso dell’auto privata, sarà attivato lo sharing di micromobilità elettrica, sarà ridefinito il piano delle Zone 30, 20, 10 per moderare il traffico. Il primo cittadino porta l’esempio di un nuovo corso Vittorio Emanuele con piste ciclabili create tra le due carreggiate centrali e i nuovi spazi di sosta.
I 30 interventi previsti sono finalizzati ad aumentare la dotazione di spazi pubblici e riqualificare quelli già esistenti, in particolare nei contesti carenti di piazze e aree verdi, per renderli spazi in cui condividere momenti di cultura e spettacolo, offrire occasioni di relazione sociale e fare attività sportiva all’aperto, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previsto dalla norma. Un esempio potrebbe essere Piazza Umberto a Carbonara che potrebbe ospitare un’arena per spettacoli all’aperto, l’area nelle immediate vicinanze del faro potrebbe essere utilizzata dai runner e dagli sportivi, l’intersezione tra via Putignani e via Manzoni, pedonalizzata, potrebbe essere allestita con arredi urbani.
In un momento in cui i tempi contingenti e il rispetto delle norme sul distanziamento sociale prevalgono su tutto, ecco che il nuovo piano sulla mobilità light e sull’urbanistica tattica presentato il 26 Maggio a Palazzo di Città si delinea su poche ma essenziali direttrici: si fa di necessità virtù.